
Per alcuni genitori, l’ora di cena è uno dei momenti più temuti della giornata. Perché? Perché spesso è proprio in questo momento che inizia uno dei negoziati più complessi che si possano immaginare, degno del G7 e di altri vertici mondiali: far mangiare i broccoli ai bambini.
Prima di proseguire, non si tratta di danneggiare la reputazione dei broccoli. E l’autore di questo articolo non ha ricevuto alcun finanziamento dall’industria dei cavoletti di Bruxelles…
Di fronte a questo compito apparentemente semplice – convincere una persona cara a mangiare qualcosa di sano – i genitori ricorrono spesso a ogni sorta di tattica creativa: ricatti, inganni, intimidazioni o promesse di ricompense. Eppure, nonostante i loro sforzi, il risultato è spesso lo stesso: il bambino finisce per costringersi a mangiare, in modo appena percettibile, senza alcun piacere.
Vi suona familiare? Questo è più o meno ciò che accade a molte persone riguardo all’attività fisica.
Molte persone hanno con l’attività fisica lo stesso rapporto che i bambini hanno con le verdure. Sanno che fa bene e spesso hanno anche provato più volte a costringersi a farla più regolarmente. Ma il senso di obbligo, la mancanza di piacere o le pressioni interne e/o esterne hanno finito per trasformare questa sana attività in un compito spiacevole e noioso.
E come spesso accade con il comportamento umano, più cerchiamo di forzarci a fare una cosa, più aumenta la resistenza.
Ciò che la psicologia comportamentale ci insegna è che il piacere e l’autonomia sono motivatori molto più potenti della coercizione. La soluzione, quindi, non è certo forzarci a essere fisicamente attivi o sentirci in colpa dicendo cose come “Dovrei muovermi di più” o “Non sono dsciplinato“, ma capire come cambiare il nostro rapporto con l’attività fisica. In sostanza, non si tratta tanto di “mangiare broccoli a tutti i costi”, quanto di imparare ad affrontarli in modo diverso, per renderli più digeribili: trovando la salsa per condirli, la buona consistenza o i contorni più adatti. In altre parole, meno “Devo mangiare i broccoli, so che mi fanno bene” e più “Come potrei cucinarli in modo diverso per gustarli di più?“.
Se l’attività fisica vi suscita sentimenti contrastanti, ecco un elenco non esaustivo di domande pratiche che possono servire come punto di partenza per un approccio diverso all’attività fisica:
Spero che le risposte a queste domande vi aiutino a rendere l’attività fisica più gestibile e piacevole nella vostra vita quotidiana!
Lascia un commento